venerdì 13 marzo 2009

social network, connessioni e apprendimento

Abbiamo più volte detto che nel presente i luoghi dell'apprendimento si allargano. La scuola, la classe sedi di apprendimento formale, non sono più e lo saranno sempre meno gli unici luoghi in cui intenzionalmente e con un fine specifico si impara. Oggi si apprende, e nel futuro più che mai si apprenderà, attingendo alle risorse presenti nelle comunità di riferimento. Detto questo è indispensabile perdere le rigidità formali del nostro sistema se vogliamo che i nostri figli sopravvivano nel futuro globalizzato e collegato in rete. è necessario pensare a competenze per la costruzione della cittadinanza digitale.

Dunque cosa diventerà l'ambiente di apprendimento on line?

Il web sta diventando il più grande luogo di convergenza degli esseri umani e le tecnologie sociali consentono alle persone di raggiungere informazioni, conoscenza e altre persone che non sarebbero state in grado di trovare offline. Il web sta diventando un mezzo che connette coloro che vogliono imparare e coloro che sono disposti a condividere e lo sta facendo proprio utilizzando come luoghi di apprendimento informale, terzi luoghi, tecnologicamente connessi, disordinati, decentralizzati e non strutturati quali possono essere vari software sociali come i blog o i wiki e social network come facebook, ning, twitter ( in questo senso non sono d’accordo con Anna quando afferma che “…credo che si possa pensare a un social network come possibile ambiente di apprendimento online se all’interno di un gruppo costituito vengono poste delle tematiche su cui discutere, con apporti validi”, secondo me nel momento in cui si inizia a strutturare un software sociale o un social network per rispondere a esigenze educative, si comincia a farli diventare meno sociali e allo stesso tempo quello che poteva essere luogo di apprendimento informale diventa formale perché si tenta di disegnarlo o programmarlo). Un software sociale è dunque l’hub centrale per la conversazione, il dare significato, l’apprendimento e la creazione di conoscenza, è il medium che il cittadino digitale utilizza per fare cose. Rispetto a questa riflessione ritengo che si possa trovare conoscenza nel social network.

Relativamente alla questione della profilatura, il problema è complesso, in effetti lo scopo principali dei social network è quello di diffondere la propria presenza attraverso una rete digitale in modo che gli altri possano incontrare i propri interessi e risorse. Di conseguenza disegnare il proprio profilo fa si che avvenga il contatto. Inoltre esserti loggato e quindi poter essere tracciato, rispondere a domande tipo: cosa sto facendo, qual è la mia prossima azione, dove mi trovo permettono la connessione tempo, spazio e interessi in modo tale da favorire la serendipity, cioè lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra.

Problema direttamente connesso con la profilatura, soprattutto in social network come Facebook, è quello della privacy, diversi problemi sono sorti riguardo l'uso di Facebook come un mezzo di controllo e come una miniera di dati, oltre al profilo immesso dall’utente, il network opera una tracciabilità dell’indirizzo IP e le informazioni vengono registrate ad ogni accesso.

Concludo con una citazione che mi ha fatto molto riflettere, tratta da una intervista della rivista Second Life Magazine a Zygmunt Bauman, il sociologo della conoscenza parla di Second Life ma può essere tranquillamente riferita al social network in generale: “ Second Life è un perfetto simbolo di come oggi si possano spremere diverse vite in una sola, e di come si viva una vita che sempre ricomincia attraverso la costruzione di seconde possibilità. Se pensiamo alla precarietà delle attuali generazioni, assistiamo a una vita spremuta che non coincide o non si manifesta esclusivamente su internet o in S.L. ma, soprattutto nella realtà delle condizioni umane attuali. L’instabilità è peculiare del nostro tempo e l’individualismo è la sua ideologia. Tocca allora ai singoli decidere a quale dei molti fluttuanti e seducenti fini a portata di mano dare priorità.”

mi chiedo e vi chiedo solo ai singoli?

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